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Come fugare le piastrelle: guida tecnica ed estetica

Scritto da Herberia | Mar 6, 2025 2:06:09 PM

La stuccatura delle fughe delle piastrelle è una fase fondamentale per ottenere un risultato finale non solo funzionale ma anche esteticamente gradevole. Le fughe, infatti, non solo sigillano gli spazi tra le piastrelle, ma influenzano anche l’aspetto complessivo di un ambiente. Ecco una guida dettagliata su come fugare le piastrelle correttamente.

1. La scelta della fuga: estetica e funzionalità

La scelta della fuga dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di piastrella, il colore, lo stile dell’ambiente e l’uso del pavimento o del rivestimento.

Larghezza della fuga

generalmente varia da 2 mm (fuga minima consigliata) a 5 mm.

  • Fughe strette (2 mm): creano un effetto più uniforme ed elegante, ideale per il gres porcellanato rettificato e la bicottura monocalibro.
  • Fughe più larghe (3-5 mm): enfatizzano il design e aumentano la resistenza agli assestamenti, consigliate per il gres porcellanato non rettificato o con bordo ondulato. Fughe ampie possono anche conferire un aspetto più rustico o artigianale, ideale per ambienti classici o country.

 

Colore della fuga

La scelta del colore è un aspetto cruciale che può influenzare notevolmente il risultato estetico finale.

  • Tono su tono: Perfetto per un effetto continuo e raffinato, rende le fughe meno visibili e dona un aspetto più omogeneo.
  • Contrasto: Utilizzato per evidenziare il disegno della posa, perfetto per valorizzare piastrelle con forme particolari o effetti decorativi.
  • Fughe chiare: Possono rendere gli spazi più luminosi e ampi, ma necessitano di maggiore manutenzione per evitare l’ingiallimento o lo sporco.
  • Fughe scure: Offrono un contrasto deciso, definiscono la geometria delle piastrelle e risultano più pratiche in ambienti soggetti a sporco frequente.
  • Effetti speciali: Esistono fughe glitterate o metallizzate che possono aggiungere un tocco di originalità, ideali per ambienti moderni o di design.

Tipologia di stucco
  • Cemento: Economico e facile da applicare, ma più poroso e meno resistente alle macchie. Consigliato per ambienti a basso tasso di umidità.
  • Epossidico: Più durevole, resistente all’acqua e alle macchie, ideale per bagni, cucine e ambienti ad alta esposizione all’umidità. Garantisce anche un’estetica più definita e colori più brillanti.

2. Manutenzione delle fughe

Per mantenere le fughe in buono stato nel tempo:

  • Evita l’uso di detergenti aggressivi che potrebbero deteriorarle.
  • Puliscile regolarmente con acqua e bicarbonato per prevenire muffe e ingiallimenti.
  • Per le fughe epossidiche, una semplice passata con un panno umido è spesso sufficiente.

3. Ripristino estetico delle fughe 

Le fughe cementizie, a causa della loro natura porosa, tendono ad assorbire sporco, umidità e macchie nel tempo, soprattutto in ambienti umidi come bagni e cucine. A differenza delle fughe epossidiche, che sono più resistenti alle macchie e all’usura, quelle cementizie richiedono una manutenzione più frequente per preservarne l’aspetto originale.

Un metodo efficace per rinnovare l’estetica delle fughe senza doverle rimuovere è l’applicazione di vernici in resina acrilica. Questi prodotti, spesso disponibili in kit fai da te, sono progettati per aderire perfettamente alle fughe esistenti, coprendo macchie, variazioni di colore
 e ripristinandone il colore originale o conferendone uno nuovo.

Vantaggi delle vernici per fughe

  • Facilità di applicazione – Non è necessario essere esperti: i kit includono tutto il necessario, come pennellini o applicatori a spugna.
  • Ampia scelta di colori – È possibile uniformare il colore delle fughe o cambiarlo per ottenere un nuovo effetto estetico.
  • Effetto protettivo – La resina acrilica crea una barriera che protegge la fuga da sporco e umidità, riducendo la necessità di pulizia frequente.
  • Costo contenuto – Un’alternativa economica alla rimozione e rifacimento delle fughe.

Come applicare la vernice per fughe

  • Pulizia preliminare – Eliminare polvere, grasso e muffa con un detergente specifico e lasciare asciugare completamente.
  • Applicazione della vernice – Stendere il prodotto con l’applicatore incluso, seguendo il tracciato delle fughe.
  • Rimozione degli eccessi – Dopo pochi minuti, rimuovere l’eventuale vernice in eccesso dalle piastrelle con un panno umido.
  • Asciugatura e sigillatura – Lasciare asciugare per il tempo indicato dal produttore (generalmente 24 ore) per garantire un’adesione ottimale.

Questa soluzione è ideale per chi desidera rinfrescare l’aspetto delle fughe senza interventi invasivi, migliorando l’estetica degli ambienti con un investimento minimo.

Conclusione

Fugare le piastrelle correttamente è essenziale per garantire durata, resistenza e un aspetto estetico armonioso. Con la giusta attenzione alla scelta dei materiali e alla tecnica di applicazione, è possibile ottenere un risultato impeccabile che valorizza il design del tuo ambiente. Seguendo questi consigli, il tuo pavimento o rivestimento sarà non solo bello ma anche funzionale nel tempo.